La polka chinata non è un semplice ballo che esalta il pubblico e che fa rimanere gli spettatori in ansia fino al frullone conclusivo: questa disciplina rappresenta il riscatto e la rinascita di Bologna, dai lutti, dalle miserie, dalla fame e dagli stenti degli anni immediatamente successivi alla conclusione dei due conflitti bellici del '900. Nonostante i tempi difficili, ovunque capitasse, in città ci si metteva a ballare accompagnati da un semplice organino e da una chitarra. Mancavano però le donne, che ancora non potevano permettersi di lasciare le case a causa sia della complicata gestione familiare, sia di una mancante emancipazione femminile giunta solo successivamente.
A Bologna, la "polka a chinén" fu oggetto di sfide giudicate oggi impossibili, si ballava sotto i portici del centro con una determinazione tale che era quasi inutile un grosso accompagnamento orchestrale: l'importante era che ci fosse almeno un organino o in alternativa una fisarmonica per permettere lo sviluppo delle spettacolari tenzoni a tempo di polka!
Documentario registrato dall' "Associazione Succede Solo a Bologna" in data 11-11-2012 presso il portico di Strada Maggiore (BO), in occasione del "centenario" di Leonildo Marcheselli (1912-2012).
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