Ligurian Fishing Adventures - LA TECNICA DELLA PESCA A TELEFERICA DALLA TEORIA ALLA PRATICA CAP.2
La teleferica è una tecnica semplice e funzionale che viene utilizzata per per insidiare con l'esca viva (cefaletti, occhiate, aguglie ecc) i pesci predatori dalla riva.
SPESSO MI VIENE CHIESTO COME PREPARARLA, COME FUNZIONA POI IN FASE DI PESCA, COME AGGANCIARE IL NOSTRO TERMINALE.
BENE CON QUESTA SECONDA PUNTATA DI “DALLA TEORIA ALLA PRATICA” SPERO DI ESSERVI DI AIUTO!
PARLIAMO DELLA TECNICA
Grazie alla lenta discesa dell'esca in mare, quest'ultima resta il più naturale possibile, mantenendo integra la sua vitalità, e rivelandosi perciò, davvero molto catturante nei confronti dei predatori.
Per la pesca a teleferica si utilizzano generalmente canne robuste e rigide abbinate a mulinelli capienti. Mulinelli capaci di contenere 200-300 metri di 0,40 mm faranno a caso nostro. Il filo in bobina avrà una doppia funzione: fare da "percorso" alla discesa del nostro terminale ed esca, e di recupero della nostra eventuale cattura, perciò non dovremmo andare per il sottile.
LA PREPARAZIONE DELLA TELEFERICA
La preparazione della teleferica è molto semplice e veloce.
Sul filo madre del mulinello faremo passare inizialmente una perlina "di battuta" di medie/grandi dimensioni e a seguire monteremo uno stopper.
In fine una girella dove attaccheremo il nostro piombo.
Ho definito la perlina di "battuta" perché sarà quella che farà da ammortizzatore e da blocco alla girella alla quale sarà legato il nostro terminale. Lo stopper sarà regolato sulla lenza madre all'altezza che desidereremo fare lavorare la nostra esca.
Ma ora vediamo come funziona la teleferica:
1) Inneschiamo la nostra esca viva e posizioniamola in un secchio pieno d'acqua per mantenerla viva;
2) Una volta posizionato lo stopper all'altezza che vogliamo lavori la nostra esca lanciamo il piombo a distanza desiderata.
3) Appoggiamo delicatamente la canna e agganciamo la girella del nostro terminale alla lenza madre del mulinello.
4) Solleviamo la canna e "aiutiamo" l'esca ad uscire, assicurandoci che il nostro terminale scorra correttamente e in maniera fluida sul nostro filo madre del mulinello.
5) Riponiamo la canna sul nostro picchetto o tripode reggicanne e mettiamo la lenza ben in tensione.
Il gioco è fatto.
Piccole accortezze:
A) Se utilizziamo esche di grandi dimensioni o desideriamo farle arrivare velocemente in battuta occorrerà inserire un piccolo piombo (dai 5 ai 20 grammi a seconda dell'esca) sul terminale all'altezza della girella.
B) Se cerchiamo predatori di superficie è possibile eliminare lo stopper annodando sul terminale un palloncino o un galleggiante dai 50 ai 100 grammi. Ciò permetterà all'esca di prendere il largo e nello stesso tempo lavorare in superficie.
C) In presenza di pesci serra lo spezzone finale del nostro terminale dovrà essere ultimato con 20-30 cm di cavetto d'acciaio.
D) In caso ci trovassimo in scogliera, la parte terminale della nostra montatura sarà creata a "perdere". Il piombo sarà collegato al filo madre tramite un nylon di diametro inferiore. Questo ci permetterà in caso di incaglio di perdere solo il piombo e portare a termine il nostro recupero salvando la nostra preda.
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VIDEO COLLEGATO "Come costruire il CAVETTO d'acciaio per PESCI SERRA - A PESCA CON NOI Cap.8" - link per vedere il video: • Video
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