Induno Olona (VA), Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista
Concerto di 5 campane in Sib2 (Felice Bizzozero 1855; Mib3 Angelo Bianchi 1954)
Concerto solenne a 5 campane
Nel corso della storia di Induno Olona sono stati edificati numerosi luoghi di culto, primo tra tutti la chiesa ancora esistente di San Pietro in silvis. All’inizio del XVIII secolo il paese contava ben sette chiese, la più recente delle quali era la nuova parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista. Il decoratissimo tempio venne edificato, a partire dal 1564, su un precedente edificio di culto; l’informazione principale è che l’antica parrocchia di San Pietro in silvis venne qui trasferita nel 1574, anno in cui iniziò la stesura del primo registro sul quale venivano annotati i battesimi e i matrimoni. La chiesa presenta uno stile non del tutto definito, per via delle modifiche apportate nel corso dei secoli che fanno pensare oggi a ben tre stadi di edificazione e allungamento della pianta longitudinale del tempio. La superficie interna è interamente affrescata; di grandissimo interesse sono le tante opere che la chiesa ospita, tra le quali spicca un Crocifisso cinquecentesco e una statua lignea della Beata Vergine del Rosario, risalente al XVII secolo. Attorno a quest’opera sono presenti quindici tondi che raffigurano i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del Santo Rosario, attribuiti alla scuola del Morazzone i cui disegni preparatori sono agli Uffizi di Firenze. Nel 1794 il campanile venne dotato di un pregevole concerto di cinque campane del peso di 177 rubbi, corrispondenti a quasi 1500 kg, fuso nella vicina Varese da Giovanni Bizzozero. Le cinque campane vennero rifuse per mano del varesino Felice Bizzozero, che utilizzò il bronzo del concerto precedente per gettare le nuove, estratte dalla fossa nel 1855. Con il 1880 si completarono definitivamente gli ultimi grandi lavori di ristrutturazione della chiesa, che da allora si presenta nelle medesime forme. L’intervento principale fu l’innalzamento di un nuovo campanile, sul quale venne incastellato il concerto di cinque campane fuso per la precedente torre qualche anno prima. L’atto di requisizione bellica dei bronzi, pari a poco più della metà del peso totale del concerto di campane, venne depositato in parrocchia sul finire del 1942, ma l’armistizio dell’anno seguente impedì di fatto la mutilazione del complesso. L’unica campana che non si è conservata originale è la seconda, andata irrimediabilmente distrutta nel 1954 a causa di una crepa partita dal punto di battuta; la fusione del nuovo sacro bronzo venne affidata alla ditta Bianchi, erede della storica fonderia Bizzozero.
Un ringraziamento al parroco don Franco.
Негізгі бет Le campane di Induno Olona (VA)
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