Lode Ognor A Te Maria - Inno di lode alla Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei
Testo dalla Liturgia: Litanie Lauretane
Testo: S. Alfonso de' Liguori (1696 - 1787)
Musica: Cappella G. - Cimino G.
eseguito dal
Coro polifonico "Concordia Vox"
Fonte di ispirazione per poeti, pittori, musicisti e artisti, la Madre del Cielo assume un ruolo privilegiato nella Storia della Chiesa.
Epoche e voci diverse ne hanno cantato la bellezza spirituale, mani operose e capaci ne hanno provato a riprodurre le sembianze, musicisti le hanno dedicato le melodie più dolci.
Maria, madre del Cristo, è "porto e approdo sicuro" per ogni anima che, errante, vive nella Stora: le grazie che Iddio riversa sul mondo trovano compimento nella Regina di tutte le Grazie.
Il Rosario, preghiera prediletta da Santi e da Papi, è allo stesso tempo strumento di devozione e mezzo per far crescere la propria fede ed è alla Regina del Rosario, Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, Madre di Dio e Madre nostra, che il Coro Polifonico "Concordia Vox" innalza un inno di lode.
ll canto "Lode e ognor a Te, Maria" trova nella tradizione liturgica la propria fonte di ispirazione: il testo è estratto dalle Litanie lauretane e dalla poesia “La più bella Verginella” di S. Alfonso Maria de Liguori (1696-1787), vescovo cattolico e compositore di origini Campane.
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