Lucca - Campanile di San Martino, la torre campanaria del XII secolo con i suoi 60 metri di altezza è la più alta della città e offre un bellissimo panorama di Lucca e del paesaggio che si estende tra i Monti Pisani e le verdi colline delle Pizzorne. Il campanile si erge sul lato destro della facciata del Duomo, ha base rettangolare fino ai merli ghibellini che ne adornano la cima. La parte bassa dell'edificio è uno spesso basamento in solidi blocchi di pietra di Guamo, con poche e strette aperture. L' antica porta di accesso , sormontata da un arco e dotata all'interno di una soglia in calcare bianco, si trova a diversi metri dal suolo e doveva essere provvista di una scala in legno rimovibile.
Non ci sono documenti per datare questa parte del campanile ma è evidente che sia precedente al portico della cattedrale, realizzato agli inizi del XIII secolo: l'arcata meridionale è infatti più stretta delle altre per via del campanile e crea quell'effetto di asimmetria che rende inconfondibile il duomo lucchese. La base del campanile deve dunque risalire almeno al XII secolo, quando si ergeva isolata rispetto alla facciata della cattedrale. È possibile che sia uno degli interventi avvenuti tra 1060 e 1070 per ingrandire e abbellire l'antico duomo lucchese, secondo la tradizione fondato nel VI secolo da San Frediano. Questi lavori furono promossi dal Vescovo Anselmo da Baggio, divenuto papa col nome di Alessandro II, uno dei principali protagonisti della Riforma Gregoriana, tesa a riportare la Chiesa medievale alla spiritualità delle origini.
Su questo basamento più antico si innalzano cinque livelli, divisi da cornici marcapiano e ritmati da archetti pensili. Il numero delle aperture cresce verso l'alto, dalle monofore del primo ordine fino alle quadrifore degli ultimi due, in modo da alleggerire sempre di più la struttura e gravare meno sui piani inferiori. Nei primi tre livelli, ascrivibili alla seconda metà del XIII secolo, gli elementi architettonici come le colonne, i capitelli a stampella e gli archi sono realizzati in calcare bianco e spiccano nettamente rispetto al marrone delle murature in pietra di Guamo. Gli ultimi ordini, terminati alla fine del XIII secolo o agli inizi del successivo sono interamente costruiti in calcare bianco di San Giuliano e dovevano risaltare nel panorama lucchese per il loro candore, ben visibili anche al di fuori della mura medievali della città. All'interno si posso ancora vedere delle pietre che sporgono dal muro di fondo, un tempo utilizzate per appoggiarvi i piani.
La cella campanaria ospita sette campane: le più antiche delle quali risalgono addirittura alla fine del XIII secolo, a cui si aggiunsero nel XIV altre due campane, nel 1320 e 1324, che recano le effigi rispettivamente del Volto Santo e di Castruccio Castracani degli Antelminelli, grande condottiero ghibellino lucchese ammirato anche da Niccolò Machiavelli. Nel corso del tempo si sono poi aggiunte le altre campane nel 1473, 1626 e 1772, a scandire il tempo lucchese. Ancora oggi a mezzogiorno una delle campane di San Martino fa sentire i suoi 12 rintocchi.
Il campanile nel corso della sua storia ha subito vari restauri perché più volte danneggiato dai fulmini. Negli interventi nel 1630 e 1645 furono chiuse alcune aperture e inglobate entro pilastri di mattoni alcune colonne. Altri restauri furono fatti nel 1819 e 1830 a cui seguirono quelli dei primi del Novecento e degli anni '70. L'ultimo restauro ultimato nel 2016 ha riportato il campanile alla sua antica bellezza, liberando le colonne dai pilastrini e sostituendo un capitello con testa di leone che ora si può ammirare all'ingresso del campanile. I lavori hanno reso possibile l'apertura al pubblico che finalmente può salire ad ammirare dall'alto un panorama straordinario che abbraccia tutta la città di Lucca.
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