Lei è Lucia. A 18 anni. fa la babysitter. I pomeriggi con i bambini scorrono veloci, si diverte, guarda il mondo attraverso i loro occhi, e scopre sempre qualcosa di nuovo. Decide che sarà quella la sua strada.
Si laurea in Scienze dell’educazione. Il primo giorno in un asilo si guarda intorno incantata. Nell’aria c’è profumo di bambini, l’atmosfera è allegra. Si sente a casa.
È il dicembre del 2021. Lucia ha dei dolori all’addome, vede male da un occhio. Da un giorno all’altro non riesce più a muovere le gambe. È terrorizzata, sembra di vivere una vita che non è la sua. Dopo tanti esami arriva la risposta. Ha la neuromielite ottica.
La testa di Lucia si blocca. Non capisce più niente. I medici dicono di non preoccuparsi, si può convivere. Non deve scoraggiarsi. Lucia si aggrappa alla famiglia, ai suoi sogni, in tre settimane si rimette in piedi e ritrova la speranza.
Torna a casa, accudita dalla sua mamma. Tutti però la trattano in modo diverso, gli amici le nascondono i problemi per non farla preoccupare, in famiglia le danno sempre ragione. Lucia dice basta. Non vuole vivere sotto una campana di vetro. Di colpo ha voglia di uscire, fare nuove esperienze, mettersi in gioco. Vuole vivere.
Inizia a scherzare sulla malattia, si racconta senza vergogna. Grazie ad AISM incontra altri ragazzi che affrontano le sue difficoltà, si sente sostenuta e compresa. Scopre dentro di sé una forza che non credeva di avere. Sboccia. E diventa la donna che ha sempre voluto essere.
Oggi Lucia ha 32 anni. Vuole viaggiare, stare con gli amici, lavorare. Avanza a piccoli passi verso la felicità.
Негізгі бет Lucia, persona con NMO: "Dai bambini ho imparato a prendere la vita con leggerezza"
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