Due brand dell'epopea dei Paninari negli Anni '80 che all'epoca soltanto guardarne i prodotti in vetrina era un'emozione, figurarsi finalmente indossarli come regalo di Natale o Compleanno quando prendendoli in mano se ne respirava a pieni polmoni quel profumo della pelle dei giubbotti e cuoio delle scarpe. Negli '80 non esistevano ancora gli store monomarca di Avirex e Timberland; trovavi i prodotti in vendita nei migliori negozi plurimarca come a Roma da "Energie" al Corso (quando era ancora soltanto un negozio e non una catena e brand a se stante) e a Milano da "Di Segni" in Via Passarella il cui titolare, Giuseppe Zarfati ottantenne, l'ho rivisto ai raduni annuali dei Paninari a Milano. Oggigiorno escludo altri due brand storici come Moncler e Stone Island che noi paninari contribuimmo a far conoscere al largo pubblico perché diventati di lusso e come tali sovrastimati oltre ad aver perso quello stile iconico evergreen, conservato da Timberland e Avirex.
TIMBERLAND la conoscono tutti, al pari del suo scarponcino giallo (in realtà pelle beige) l'iconico Yellow Boot che in Italia indentificava i Paninari insieme al giubbotto in pelle (Schott o Avirex) e al piumino Moncler modello Grenoble. Nata nel 1973 ha festeggiato il 50° sebbene in Italia fu importata solo a inizi Anni '80 dalla Ritz di Faccioli che ne intuì il potenziale commerciale. Oggiorno sono tanti gli store nel mondo ed a Roma la vetrina di quello in Via delle Convertite è un tributo a questo scarponcino, che ancora acquisto oltre al modello da barca sia con para a carrarmato che bianca liscia d'estate. Girato l'angolo, su Via del Gambero, c'è lo store romano della Avirex la cui storia è più complicata per la suddivisione del brand in varie licenze tanto da avere oggi 4 aziende tutte figlie dell'unica originaria del 1975 sebbene ognuna si vanti esserne l'unica discendente: Cockpit ex Avirex, Avirex Usa, Avirex Japan e Avirex Europa ossia Civilian & Military Tailors guidata da italiani.
Della storica AVIREX mio fratello aveva acquistato anche la tuta da volo conseguito il brevetto a 17 anni, prima della patente auto, all'istituto Aeronautico e volava sopra casa partendo dall'aeroporto dell'Urbe dove andava con la moto enduro Cagiva. Di recente, a distanza di decenni, ho acquistato il G1: identico al modello Top Gun, ma senza le patch: più sobrio e di maggiore vestibilità tutti in giorni nella vita adulta avendo passato i cinquanta. Tuttavia con il sequel del film anche il giubbotto in pelle da pilota è stato riproposto con le patch aggiornate. Altro capo iconico i loro pantaloni Chinos, oggi riproposti e tornati di moda, ma personalmente sempre portati in colore beige o verde. Altro store Avirex geograficamente più vicino a Roma è a Firenze: visitato durante una gita • Luoghi | Firenze 2021 ...
AVIREX nasce nel 1975 come brand commerciale per vendere al pubblico giacche in pelle prodotte da una piccola fabbrica di Long Island (NY) che le realizzava per la Marina e l'Aviazione Militare già decenni prima. La scelta del nome Avirex deriva dall'unione di due termini latini: Avis (volatili e/o aviazione) e Rex (re) per indicarne l'alta Qualità. Alla fama e boom di vendite negli Anni '80, sull'onda del successo del film Top Gun, seguì la suddivisione del brand in tre licenze: America (controllata dalla famiglia del fondatore Jeff Clyman), Giappone ed Europa. La licenza europea dal 1995 venne gestita dal Gruppo Cionti di Alfredo Cionti (già licenza per Belfe) ceduta nel 2011 al fondo d'investimento svizzero Medinvest che sigla un contratto di franchising esclusivo per il marchio in Italia e Spagna con l’azienda Briana S.r.l. Industria manifatturiera a Milano con Alfredo Cionti come direttore creativo. Da allora si è espansa come AVIREX Civilian & Military Tailors (come da odierne insegne sui punti vendita) realizzando anche camicie, maglioni, felpe e pure scarpe con Nice Footwear: azienda licenziataria con sede a Vicenza. La vicenda si era complicata nel 2006 quando Avirex in America prese il nome di COCKPIT (produce ancora soltanto giubbotti rivendicando la tradizione artigianale, qualità pellami e forma) mentre il nome Avirex venne acquisito dalla società Marc Ecko Enterprise come linea di abbigliamento giovanile a nome AVIREX USA.
Tornando ai ricordo, di Energie si ammiravano le vetrine piene di quei primi giubbotti Avirex i sabato pomeriggio, quando ancora tutti teenager le preoccupazioni della vita adulta erano lontane; eppure dopo quasi quarant'anni un brivido a qualcuno lo regala ancora rivedere questi brand in vetrina che resistono nonostante la Moda così come loro iconici prodotti: i giubbotti in pelle da pilota e pantaloni Chinos per Avirex e gli scarponcini per Timberland. Ci emozioniamo ancora perché come dicono "Bircide il Paninaro" e "Mat" nei loro podcast sui Paninari torniamo oggi adulti a guardare quelle vetrine non con gli occhi, ma col Cuore! Troppi ricordi... non ce la faccio, non ce la faccio!
Roma, 22 Settembre 2024
Негізгі бет Luoghi | ROMA | Avirex e Timberland, ritorno agli '80
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