M.A.Ma, la Casa dell'Affettività di Rebibbia, è stata disegnata da tre giovani architetti, Attilio Mazzetto, Martina Passeri eTommaso Marenaci, vincitori di una borsa di studio messa a disposizione da Renzo Piano, diretti dalla professoressa Pisana Posocco, Dipartimento di Architettura e Progetto dell'Università la Sapienza, sotto la supervisione dello stesso Renzo Piano. Grazie alla collaborazione interistituzionale e al concreto supporto del Dap, Dipartimento di Amministrazione penitenziaria e in particolare con l'aiuto dell'architetto Ettore Barletta, ufficio tecnico, con il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise e con il contributo economico di privati. Le parti del modulo sono state realizzate nella falegnameria della casa circondariale di Viterbo da un gruppo di detenuti addetti alla lavorazione, coordinati dal direttore tecnico convenzionato con l'istituto, montate da loro, temporaneamente trasferiti, con l'aiuto di alcune detenute di Rebibbia e dei progettisti stessi.
(Riprese e montaggio video: Alessandro Lana)
Негізгі бет M.A.Ma, la Casa dell'affettività a Rebibbia femminile
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