Durante un incontro con la stampa a Milano è stata presentata una novità molto importante per le persone con diabete che presentano anche malattia renale cronica. Si tratta del Finerenone, un farmaco in grado di rallentare moltissimo l'evoluzione di questa patologia che è una delle principali cause di morbilità e di mortalità a livello mondiale. Di cosa si tratta? Qual è il suo meccanismo d'azione? Quali sono i suoi effetti? Lo abbiamo chiesto al professor Loreto Gesualdo, Ordinario di Nefrologia all'Università degli Studi Aldo Moro di Bari.
Finerenone è un antagonista selettivo non steroideo del recettore dei mineralcorticoidi, con attività antiinfiammatoria e antifibrotica a livello renale e cardiaco.
È stato approvato dall'AIFA per pazienti con malattia renale cronica nei pazienti ad alto rischio di progressione, in particolare nei pazienti affetti da MRC a stadio 3-4, con una clearance tra 25 e 60 e un’albuminuria tra 30 e 5.000 mg/g, per prevenire la progressione verso l'insufficienza renale cronica terminale e quindi verso la necessità di trattamento sostitutivo che è rappresentato dalla dialisi e dal trapianto. Quindi oggi la nefrologia si dota di una nuova arma per il trattamento della malattia renale cronica che si aggiunge all'utilizzo degli inibitori del RAS e agli inibitori degli SGLT2.
Lo studio registrativo "FIDELIO," pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha dimostrato che finerenone è in grado di ridurre la progressione del danno renale del 18% e i livelli di albuminuria del 40% in 4 mesi e nell’outcome secondario ha dimostrato anche ottima protezione cardiovascolare.
Негізгі бет Malattia renale cronica e diabete: finerenone approvato da AIFA, cambia la prospettiva di cura
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