La quinta sala del Museo Storico Archeologico è dedicata alla storia della Pieve di San Michele Arcangelo, un edificio di culto costruito intorno al VI secolo d.C. che dista 1 km dal Museo, fuori dal borgo medievale di Santarcangelo.
La Pieve ha rappresentato a lungo il centro di aggregazione del territorio, per la sua posizione favorevole, in area pianeggiante, vicina alle vie di comunicazione e alle risorse primarie. Nella tarda antichità, quando l’abitato romano viene scomparendo e sembra ridursi il popolamento sparso, resta vitale l’attività delle officine ceramiche intorno a San Michele.
Lungo le scale che portano dalla Sala 5 alla Sala 3 è visibile sul muro l’opera del writer Eron, realizzata con la tecnica spray, dal titolo “Don’t cry” (Non piangere). Alta oltre 3 metri, ritrae una donna che si copre il volto con le mani: il disegno scuro sembra colare come muffa da un aeratore presente sul muro, fino a raggiungere un documento entro cornice affisso a parete: è l’ultima lettera scritta alla propria madre da uno dei tre partigiani impiccati a Rimini il 16 agosto 1944.
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