@antropologo-a-domicilio
Torna “Tre compari musicanti”.
È stato (ed è) uno spettacolo di teatro antropologico, ora è diventato un libro,
“Tre compari musicanti”.
E' un romanzo, non un saggio: un esperimento di letteratura e antropologia. A giorni sarà disponibile nelle librerie e online.
Me lo ha appena pubblicato una piccola, scrupolosissima e preziosa casa editrice lucana, GRENELLE, con sede a Potenza.
L'"antropologo a domicilio" non può stare a casa se un suo libro sta fuori. Eccomi, sono pronto a presentarlo dovunque. Laddove sarò invitato, andrò. In librerie, biblioteche, circoli culturali, università, scuole, anche nelle case, dovunque.
MA C'E' DI PIU'
Ho deciso di accompagnare il libro con un canale KZitem, gemello: infatti l’ho chiamato “TreCompariMusicanti", con un sottotitolo: "ArchivioAntropologicoApolito".
Conterrà audio e video, che posterò anche su Facebook.
Di cosa?
VOCI
"Altre” voci, antiche e al tempo stesso contemporanee, altre voci da quelle che sentiamo tutti i giorni nel gran minestrone dei media. E altri strumenti musicali, altre tecniche per suonarli.
Altri mondi.
Nascosti, in parte scomparsi, in parte sopravvissuti in angoli remoti, nicchie, fuori dai circuiti “che contano”.
Voci che testimoniano la nostra strada, che viene dal passato e va al futuro. “Il futuro del pianeta è ancestrale”, ha dichiarato all’atto del giuramento come ministra Sônia Guajajara, la prima indigena diventata ministra nella storia del Brasile. Qualunque cosa significhi questa frase ha un bel suono. Come un buon sapore di cibo: il futuro del pianeta è ancestrale.
Mentre scrivevo questo libro ho sentito un dovere e ho preso un impegno. Verso le generazioni contadine che ci hanno preceduto e che sono state dimenticate. Crearono monumenti estetici oggi del tutto ignorati. Noi giustamente celebriamo le bellezze dell’Italia, le sue qualità estetiche in misura forse unica nel mondo. Ma dimentichiamo sistematicamente che accanto ai monumenti, ai quadri, alle statue, accanto ai beni artistici noti dappertutto, vi sono patrimoni popolari elaborati nei secoli da coloro che pur sottoposti a condizioni di vita terribili, riuscirono a creare Bellezza.
Una o due volte a settimana metterò in rete un documento. Su Facebook e sul nuovo canale KZitem. Al di là degli scopi documentaristici, che pur ci sono, voglio attivare un costante promemoria di Bellezza. "Altra", ma al tempo stesso "nostra", della nostra storia, dei nostri avi, certe volte del nostro stesso presente, nascosta in nicchie.
Per chi avrà voglia di seguirmi, qui, su Facebook, o su KZitem (e forse Twitter, Instagram).
Oggi il primo: comincio con voci femminili. Per questo primo appuntamento, come per una sigla di apertura, nessuna didascalia, nessuna informazione, solo voci che cantano.
• progetto "TreCompariMu...
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