Compagnia Stefano Cenci
OFELIA 4e48 (Ofelia in quattro e quattr'otto)
liberamente tratto da 4:48 Psychosis di Sarah Kane.
uno spettacolo di Stefano Cenci
con Elisa Lolli
direzione tecnica Matteo Gozzi
regia di Stefano Cenci
una produzione Arti Vive Festival -- Soliera MO
in collaborazione con Compagnia Pensieri Acrobati
Ascendo! Dalla vita all'arte. Non dalla vita alla morte. Non dalla vita ad altra vita. Dalla vita all'arte.
Povera me. Ofelia da 2 soldi. Ofelia senza pretese. Ofelia in quattro e quattr'otto. Ofelia da rigattiere. Ofelia antiquariato. Illustre suicida di carta stampata. Povera me, con me, senza me... Brucio! / tanto di vita / che mi faccio cenere / alla cenere / alla cenere [...] fumare, respirare, vivere, sfumare, lenta eutanasia / io, portatore sano di cibo per vermi / pago l'affitto / l'assicurazione dell'auto / saluto la camera da letto / mi specchio e vado / sottoterra vado / sotto il mare vado / come polline da vento portato / vado.
Povera me. Povera Ofelia da vita tradita. Illusione non ti credo più. Non ti vedo più. E più non parlo.
(Stefano Cenci ed Elisa Lolli
)
Ofelia 4e48 è uno spettacolo in cui mondi paralleli si incontrano di tanto in tanto, come in uno zapping televisivo repentino di canale in canale; così repentino che il programma sembra sempre lo stesso e lo spettatore ha l'impressione di assistere ad un impazzito gioco di ruoli, inquietante e divertente al contempo. Sulla scena si alternano Ofelia e Amleto, Sarah e il suo medico, l'attrice e il regista, Elisa e Stefano, la follia e il raziocinio, l'arte e il sociale, l'inafferrabile delicata violenza della poesia e la pesantezza conservatrice, cinica e onnisciente del pragmatismo umano.
Ofelia 4e48 è una corsa sul filo dell'inesprimibile. È un'opera sinfonica ad una sola voce. La musica è un coro inarrestabile, epico, melodrammatico. E sulla scena noi siamo i corpi molli attraversati dall'impeto della forza auto-distruttrice di Sarah; la stessa forza che la rende unica, immortale, irraggiungibile.
NOTE DI REGIA
Tutto ciò che si può dire di questo spettacolo è che è nato per caso, che ci è scoppiato tra le mani, come un petardo che doveva fare una sola innocua scintilla e che invece ha ustionato i nostri palmi.
4.48 Psychosis (a volte tradotta in italiano come Psicosi delle 4 e 48) è l'ultima opera teatrale della drammaturga britannica Sarah Kane e risale al 1999. L'opera non ha personaggi o indicazioni di scena espliciti e ciò le conferisce un aspetto inconsueto per un testo destinato alla rappresentazione. Il dramma è scritto dal punto di vista di qualcuno con gravi problemi di depressione, un disordine mentale di cui Sarah Kane stessa soffriva, ed è organizzato come un lungo monologo. Dopo aver completato questo testo Sarah Kane tentò il suicidio ma fu subito scoperta e ricoverata in ospedale. Successivamente, per carenza di personale, fu lasciata sola tre ore durante le quali si impiccò con i lacci delle sue stesse scarpe. Morì il 20 febbraio 1999.
Il nostro Ofelia 4e48 è un gioco di sostituzioni. Alle tante parole di sfogo poetico, drammatico e definitivo dell'autrice inglese sono state sovrapposte immagini a volte rassicuranti, a volte tenebrosamente rassicuranti. I picchi lirici, gli acuti tragici sono stati sostituiti con momenti demenziali, barzellette e trappole di sorrisi.
Il conflitto che Sarah aveva con se stessa è esploso, frammentando lo spettacolo in un caleidoscopio di personaggi e presenze, schegge della propria complessa personalità, testimonianza di una vita d'artista così complicata, da risultare incomprensibile a questo mondo, e così distante dall'attitudine profondamente umana a semplificare tutto, per rendere il tutto comprensibile, accettabile, digeribile. Sarah è stata un'artista, una ragazza, dalla sensibilità così scottante da non poter appartenere a questa vita. A questa sola vita.
CONTATTI:
Associazione Culturale Nuvola Nera
E-mail: organizzazione@stefanocenci.org
Telefono distribuzione: +39.3289426812
www.stefanocenci.org
Негізгі бет OFELIA 4e48 - promo "Rocky"
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