PALLAVOLO, GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024 - L'Italvolley femminile è ai quarti di finale! Le Azzurre di Julio Velasco tralvogono 3-0 i Paesi Bassi, trascinate dai 33 punti di Kate Antropova, ma anche dal lavoro difensivo della coppia De Gennaro-Sylla e dall'ingresso di una splendida Gaia Giovannini. Paola Egonu in panchina, ma nessun infortunio: semplice scelta tecnica per tenere in ritmo tutte.
L'Italvolley femminile di Julio Velasco accede ai quarti di finale del torneo olimpico di Parigi 2024. Le Azzurre battono infatti con autorità i Paesi Bassi, riprendendo così il primato del girone C davanti alla Turchia, nazionale che affronteranno domenica 4 agosto (ore 09:00) per giocarsi un posto tra le prime tre del tabellone a eliminazione diretta. Nel 3-0 sulle orange, spiccano sicuramente una devastante Ekaterina Antropova, autrice di 33 punti (col 43% di efficienza), ma anche altre giocatrici.
A cominciare dall'eterna Moki De Gennaro, principesca in seconda linea tra coperture, difese e ottime ricezioni; per arrivare poi a Myriam Sylla, sempre più in formato olimpico e capace di facilitare qualsiasi transizione italiana. Senza dimenticare pure Gaia Giovannini, visto che la schiacciatrice bolognese rimpiazza una spenta Caterina Bosetti e fa un immenso lavoro per la squadra. Paola Egonu tenuta invece a riposo, per scelta tecnica, da Velasco. E anche questo è un importante segnale.
Impossibile non partire dai 33 punti dell'opposta classe 2003 per spiegare questa partita. Anche perché Antropova mette a terra una serie di attacchi che lasciano esterrefatti tutti gli spettatori, facilitando il gioco di un'Italia che parte però con grande sofferenza in ricezione. Non a caso il set iniziale è quello più complicato, risolto soltanto sul 29-27 e non senza difficoltà. Bosetti sembra ancora non al top della condizione e ne risente perfino in ricezione, il suo fondamentale chiave, lasciando così spazio a Giovannini da metà periodo. I Paesi Bassi spingono tanto dai nove metri, ma fin da subito regalano qualcosa con errori non forzati in attacco e mostrano ben poca capacità di chiudere la parallela alle Azzurre. Antropova ringrazia, ne firma 15 durante il primo set, e poi prosegue in uno show che dà ragione alla scelta di lanciarla quest'oggi titolare, anche per non spremere una Egonu che in mattinata aveva patito un calo di pressione. Se la vittoria deriva ovviamente dall'impatto offensivo della fenomenale Kate, bisognerebbe però scrivere l'ennesimo articolo celebrativo di De Gennaro. 37 anni sulla carta d'identità, ma neanche 20 per quella voglia di arrivare su qualsiasi pallone, di continuare a dimostrare numeri da prima della classe, in tutto il mondo. Lo show in seconda linea è chiave importantissima nel successo di questa Nazionale al pari, se non addirittura superiore, ai punti di Antropova.
Scritto di due delle sette principali protagoniste odierne, bisogna dedicare spazio pure al rendimento di Sylla e delle centrali, così come alle scelte in palleggio di Alessia Orro. Myriam si conferma in uno stato di forma impressionante, sostenendo quasi da sola l'attacco in banda - per quanto Giovannini ci metta del suo con belle diagonali e sapienti mani fuori - e facendo, come sempre, un immenso lavoro oscuro (perché non finirà sul tabellino) in difesa. Le centrali Anna Danesi e Sarah Fahr si tengono invece ancora in canna i loro colpi migliori, pensando magari alle partite un po' più complicate. Anche perché Orro inizialmente viene tradita oltremodo dalla ricezione delle compagne, dovendo sovraccaricare spesso Antropova, e soltanto dopo riesce a coinvolgere maggiormente il primo tempo. Ciò nonostante, la coppia Danesi-Fahr lavora ancora molto bene a muro, sporcando una quantità impressionante di attacchi avversari e componendo, a turno insieme ad Antropova, una linea spesso invalicabile. La correlazione muro-difesa resta il marchio di fabbrica impresso da Velasco a questa Nazionale, ma la squadra azzurra ha diversi margini di miglioramento su cui lavorare prima della partita contro la Turchia: battuta, gestione degli errori in attacco, affinamento della pipe tra Orro e Antropova. Per arrivare in fondo a un torneo olimpico serve innegabilmente perfezione: bisogna ambire a tale risultato, anche se per ora va benissimo così.
Italia - Paesi Bassi 3-0 (29-27; 25-18; 25-19)
Italia: Lubian n.e., Cambi, De Gennaro (L), Orro 2, Bosetti 1, Danesi 6, Sylla 11, Egonu, Fahr 6, Omoruyi n.e., Antropova 33, Giovannini 7. All. Velasco.
Olanda: Plak 10, Knollema 8, Lohuis 4, Van Aalen 1, Buijs n.e., Bongaerts, Baijens 10, Jasper 2, Daalderop 13, Timmerman, Reesink (L), Dambrink 2. All. Koslowski.
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