Paisiello Giovanni by Claudio Montinaro
Giovanni Gregorio Cataldo Paisiello nacque a Taranto il 09 maggio 1740 in piazzetta Monte Oliveto.
La data di nascita si ricava dall’atto di battesimo, dove compare con i nomi di Giovanni Gregorio Cataldo.
Il padre, Francesco Paisiello, fu autorevole chirurgo veterinario al servizio del re di Napoli e la madre, Grazia Fuggiale.
E' stato un compositore italiano, uno degli ultimi grandi rappresentanti della scuola musicale napoletana e figura centrale dell'opera italiana nell'ultimo trentennio del Settecento. Ha inoltre, contribuito in maniera determinante allo sviluppo dell'opera buffa.
Studiò nel Conservatorio di S. Onofrio a Napoli, con il maestro F. Durante e dopo la sua morte, con i maestri C. Cotumacci e G. Abos.
Diplomatosi nel 1763 e grazie alla fama che già lo circondava, fu subito invitato a Bologna, ma solo dopo quattro anni, fece ritornò a Napoli.
In questa città, ebbe un grande successo, da subito con “L'idolo cinese” e successivamente con “Il Socrate immaginario” del 1775, entrambe le opere su libretti di G. B. Lorenzi, infine con la più nota “Nina, o sia la pazza per amore”.
Scrisse oltre 90 Opere, ed acquisì, molta notorietà e fortuna come operista, sebbene abbia visitato, se non tutti, molti dei generi musicali del suo tempo, specie in ambito sacro, lasciando messe, oratori, quartetti, sinfonie e concerti per clavicembalo e orchestra.
Per la maggior parte della sua vita visse a Napoli, dove scrisse e pubblicò, con solo due eccezioni:
1. Il soggiorno a San Pietroburgo dal 1775 al 1784 presso la corte di Caterina II, dove scrisse, tra le altre, anche “Il barbiere di Siviglia”, nel 1782;
2. Parigi dal 1802 al 1804 su esplicito invito di Napoleone, dove però non ebbe un grandissimo successo.
Nel 1815 dopo la morte della moglie, i continui turbamenti guastarono la sua salute e ne ebbe un calo anche la sua fortuna come compositore.
Morì a Napoli il 05 giugno 1816.
“Nina, o sia la pazza per amore”
E' una commedia in musica, scritta da Paisiello su libretto di Giovanni Battista Lorenzi.
Considerata da subito un gioiello della musica napoletana, l'Opera contiene al suo interno la celeberrima Aria “Il mio ben quando verrà” cantata nel primo atto .
La prima rappresentazione dell'Opera viene data a Caserta nel Teatro Reale il 25 giugno 1789, nella versione in un solo atto.
Nata per un teatrino di Corte, richiese in seguito, una revisione in due atti per l’allestimento nei più ampi teatri pubblici.
Per questa nuova versione Paisiello aggiunse tre brani, tutti nel primo atto:
1. la canzone del pastore;
2. un'aria per Giorgio;
3. il quartetto nel finale del primo atto.
Artista: Cecilia Bartoli.
Негізгі бет Paisiello Giovanni - Il mio ben quando verrà, dall'Opera 'Nina, o sia la Pazza per Amore'
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