Premio del pubblico Museo Cervi Teatro per la Memoria 2013
di e con Monica Morini e Bernardino Bonzani
pianoforte Claudia Catellani
collaborazione Annamaria Gozzi
Si ringrazia per la generosa consulenza Letizia Quintavalla
Riprese video Valentina Mantovani, Alessandro Scillitani
Video realizzato da Alessandro Scillitani
Le donne sentono la luna,
la luna che gonfia le maree, la pancia, i seni e il cuore
Quando salì alta nel cielo la luna si specchiò nel fiume e lo fece tutto d'argento
Un argento che ti faceva sentire la febbre,
un caldo da strapparti via il male taciuto
le fatiche, le umiliazioni, le ingiustizie, la fame,
troppi spilli e aghi conficcati sotto le dita, sotto la pelle,
vorresti toglierteli in una volta sola
gli aghi della guerra e dei mariti lontani
le donne hanno pazienza, filano, tessono
ma adesso basta.
"Ne avete abbastanza del pane che vi danno? Se è poco, venite con noi".
Un secolo di storie, di lotte, di partecipazione, di libertà.
Una rivolta guidata dalle donne.
Antenate.
Il nostro progetto è iniziato da una collaborazione con l'ANPI, l'associazione nazionale partigiani italiani. Si voleva raccontare la protesta veemente e appassionata di mille donne che l'8 ottobre del 1941 si presentarono nel municipio di un paesino della pianura reggiana, Cadelbosco Sopra, al grido di pane e pace. Dieci di queste donne furono arrestate e incarcerate nei giorni successivi. Erano tutte donne antifasciste, braccianti, madri e spose che dovevano provvedere alle famiglie mentre mariti, fratelli e figli erano al fronte, in guerra. Da questo episodio quasi sconosciuto e dimenticato, con interviste e ricerche, abbiamo ricostruito una storia di donne, umili ma piene di dignità, con le loro lotte per il lavoro, con tutti i sacrifici per dare l'istruzione ai figli, pronte ad agire, a fare la loro parte, a stendersi sui binari con i figli nella pancia per fermare i treni carichi d'armi.
Nella "corte" c'erano sessanta persone e un gabinetto. Una vita di fatiche quotidiane e di solidarietà. Nei pomeriggi di domenica si portava fuori la sedia, con il vestito buono e si passava il tempo, a cucire, a dare i punti, a chiacchierare e nelle feste, anche a ballare. Nel casino degli attrezzi ci fu il primo congresso provinciale del partito. Ma le donne ancora non ci potevano entrare. Perché? Eppure furono le donne ad andare in piazza e a prendere il posto degli uomini quando non loro non c'erano più. E avevano disobbedito a quelli che dicevano che le donne non contano niente.
Disobbedienti come Antigone. Non vuole che i corvi vadano a beccare gli occhi e il cuore del fratello, di notte va sul campo e gli fa il funerale al fratello suo, scava la terra, si spezza le unghie, e torna all'alba piccola, scalza e spettinata. E il re ha paura di quegli occhi che non hanno paura.
Questo racconto è dedicato a loro, a queste nostre Antenate. Resistevano per contro la fame e contro la guerra. La nostra Resistenza è nel rinnovare la loro memoria.
Негізгі бет Pane e Rose - Storie di Pace e Libertà
Пікірлер