Truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione della presenza in servizio: questi i reati contestati, a vario titolo, al sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, finito agli arresti domiciliari, e a tre dipendenti dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, sospesi dal servizio. L'inchiesta denominata “Ghost Work”, lavoro fantasma, ha consentito di fare luce, dicono gli inquirenti, su “un radicato e consolidato meccanismo di illiceità che ha consentito al sindaco, nella sua qualità di dipendente dell’Asp di Cosenza, con la complicità di tre suoi colleghi, di assentarsi senza alcuna giustificazione dal luogo di lavoro”. Il sindaco, responsabile della gestione delle guardie mediche, secondo gli inquirenti impiegava invece il tempo in faccende personali, mentre i suoi colleghi ne attestavano la presenza negli uffici o in missione. Ma Licursi è stato monitorato anche con apparecchiature Gps dalle fiamme gialle. Che gli contestano oltre 650 ore di “assenteismo”. Nei confronti del sindaco di Scalea è stato anche eseguito un sequestro preventivo per equivalente di 12.000 euro.
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Paola: assenteismo, arrestato sindaco di Scalea
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