Associazioni, comitati, Comuni e Province: tutti contrari al progetto del maxi parco eolico sui crinali tra pavese e alessandrino, molto simile a quello proposto e mai realizzato una decina d’anni fa. Dopo il secco no della provincia di Alessandria, con il presidente Bussolino che, anche a nome dei Comuni dell’area, ha definito irricevibile il progetto, è infatti arrivato anche quello, altrettanto negativo, della provincia di Pavia e dell’unico Comune lombardo coinvolto, ovvero Santa Margherita Staffora. E a distanza di un decennio dall’ultima mobilitazione comitati e attivisti tornano in campo per contrastare un progetto ritenuto troppo impattante per l’ambiente e il paesaggio dell’Appennino con ricadute esclusivamente negative per il territorio, nonostante una produzione di energia rinnovabile stimata in 124 megawatt. Il progetto è stato proposto dalla società Quindici Più Energia che sarebbe pronta ad investire 120 milioni di euro per creare venti torri eoliche di altezza massima di 209 metri, tutte formalmente nel territorio alessandrino ma con ricadute pesanti a livello di paesaggio e di strade di cantiere anche su Pavia: la dorsale più importante, con 12 torri, è infatti quella del crinale tra i monti Boglelio e Chiappo, in pratica all’arrivo della seggiovia degli impianti sciistici di Pian del Poggio. Per portare il materiale (tra cui le pale di circa 90 metri ciascuna) fin lassù, sarebbero necessari infatti 220 trasporti eccezionali e la creazione di una strada di servizio sul crinale di 23 kilometri che coincide per vari tratti con la via del Sale che conduce a Genova.
Негізгі бет Parco eolico tra Oltrepò Pavese e Alessandrino: territorio contrario, il no dei comitati civici
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