il 2000 fu uno degli anni sportivi più belli della mia vita: Napoli in A. Avevo l'abbonamento quell'anno. Schumacher campione del mondo con la Ferrari. Unica pecca la finale Francia-Italia di euro 2000 :(
@lorderoyals
3 жыл бұрын
Questo Napoli se non fosse stato toccato di una virgola, in serie A avrebbe fatto un campionato di tranquillità e con qualche innesto di categoria superiore si sarebbe potuta raggiungere la qualificazione all'Europa league ( coppa Uefa al tempo) ma comunque sarebbe deleterio pensarci più di tanto, comunque avremo fatto lo stesso la fine che poi si è fatta arrivando al fallimento
@NapoliTube1
3 жыл бұрын
beh, non è detto. la differenza tra il fallire e non fallire è stata minima. basti pensare che anche la non qualificazione alla Uefa 95/96, a causa di un gol dell'Inter al 93° minuto dell'ultima giornata, fu un colpo grave per le casse della società.
@domenicolenguito3555
Жыл бұрын
Il declino del Napoli è iniziato quando L' esperienza italiana di Maradona finì il 17 marzo 1991 dopo un controllo antidoping effettuato al termine della partita di campionato Napoli-Bari (1-0) che diede il responso di positività alla cocaina. Un anno dopo) Trent'anni fa, 22 settembre 1992), Diego Armando Maradona diede ufficialmente l'addio al Napoli. Ma scoprimmo negli anni, nei mesi e nei giorni successivi che non era un addio. Non poteva esserlo. Si era creato dall'84 al '91 un rapporto simbiotico con Napoli e non soltanto perché erano stati vinti due scudetti e Coppa Uefa. Diego, il ragazzo del Sud (America), era nel entrato nel cuore della gente del Sud (Italia). Ne aveva colto l'ansia di riscatto e quel riscatto, con i suoi gol e le sue vittorie, lo aveva portato a termine. Aveva accarezzato i napoletani e da essi si era lasciato accarezzare. Era un amore che non avrebbe spento il passaggio al club spagnolo del Siviglia. Dopo Maradona, il Napoli è allo sbando. Per i primi anni riesce a giocare dei buoni campionati grazie alla presenza di ottimi giocatori come Fonseca e Zola e, più tardi Benny Carbone e Fabio Cannavaro, guidati da allenatori altrettanto bravi come Marcello Lippi, Vujadin Boskov e anche Claudio Ranieri. Purtroppo il Napoli è pieno di debiti; Ferlaino, travolto anche da guai giudiziari per colpa di Tangentopoli, è costretto a lasciare. Per primi si insediano i fratelli Moxedano, Mario e Salvatore, poi i Gallo, con il papà Nino e il figlio Luis. La situazione, però, peggiora e il Napoli rischia addirittura la cancellazione. La magistratura mette sotto inchiesta il vertice della Federcalcio e il Napoli è nei guai. Torna così, nell'estate del '95 Ferlaino, che salva il Napoli e ricomincia. Purtroppo, la squadra è più debole di anno in anno e comincia l'esodo (o meglio, la cessione) di decine di giocatori: Ferrara va alla Juventus insieme a Marcello Lippi, Zola e Cannavaro al Parma e Carbone all'Inter, solo per citarne alcuni. Il Napoli è ormai terra di saccheggio: chiunque avesse voluto un giocatore doveva solo chiedere a Ferlaino che senza pudore svendeva anche i giovani della primavera. L'unico che riesce a resistere di più è il portiere Pino Taglialatela, ma verrà ceduto anche lui nell'estate del '99 alla Fiorentina. Il solo acuto lo si ha nella stagione '97/'98. La squadra è guidata da Gigi Simoni e il suo punto di forza è il centrocampo: Pecchia, Boghossian, André Cruz, Turrini e, in alcune partite, il brasiliano Beto. Alla fine del girone d'andata tutti i giornali esaltano il Napoli e il suo tecnico: secondo posto in classifica e, poco più tardi, gli azzurri aggiungono anche la finale di Coppa Italia. L'entusiasmo, però, si spegne in breve tempo grazie anche ai molti "errori" arbitrali (su tutti il gol di mano del perugino Rapaic, in un'azione nata da un calcio d'angolo, dove l'arbitro Nicchi e i suoi collaboratori guardavano dappertutto tranne che in area!) e soprattutto alle ennesime follie di Ferlaino che licenzia Simoni, reo di essersi già accordato con l'Inter per la stagione successiva, pochi giorni prima della finale col Vicenza, affidando la squadra al tecnico della primavera Montefusco. Il Napoli si salva per un solo punto e il nuovo tecnico riesce anche a perdere la finale di ritorno di Coppa Italia (3-0 d.t.s.), vanificando il successo di misura ottenuto all'andata al San Paolo grazie a Pecchia, lasciando anche in panchina Beto, l'eroe della semifinale di ritorno contro l'Inter. L'anno dopo è il disastro: Ferlaino svende Pecchia, Cruz, Boghossian, Beto e gli altri pezzi pregiati mentre ne arrivano altri come Protti e Rossitto "arricchiti" da due tra i giocatori più scarsi mai visti in Serie A: Prunier e Calderon. Nè Mutti, nè Galeone, nè Mazzone e nè tantomeno Montefusco riescono a dare un gioco al Napoli che, ultimo in classifica, retrocede senza nemmeno poter lottare. La mancata promozione in Serie A dell'anno precedente non fece altro che peggiorare la situazione economica della società. Tuttavia, l'azionista di maggioranza Corrado Ferlaino riuscì a costruire una squadra competitiva per la categoria. Come allenatore venne scelto Walter Novellino il quale, l'anno prima, era riuscito a ottenere una miracolosa salvezza in Serie A con il Venezia. La società decise di privarsi di alcuni calciatori che non avevano reso nelle stagioni precedenti, come Fabio Rossitto ceduto alla Fiorentina, e Roberto Murgita al Ravenna; lasciò inoltre la squadra, in direzione Firenze, anche Giuseppe Taglialatela dopo anni di fedele militanza in azzurro. Arrivarono all'ombra del Vesuvio calciatori giovani e di sicuro avvenire, come l'attaccante Roberto Stellone dal Lecce, e il terzino, futuro campione del mondo, Massimo Oddo arrivato in comproprietà dal Milan. Ma a mettersi in luce fu soprattutto il confermato Stefan Schwoch, arrivato da Venezia durante il mercato di gennaio della stagione precedente: l'attaccante altoatesino divenne idolo incontrastato del San Paolo, segnando 22 reti in campionato e trascinando il Napoli alla promozione. I partenopei infatti, dopo un incerto inizio con quindici punti in dieci partite, fra cui una pesante sconfitta a Treviso per 5-1, riuscirono a ingranare la marcia nella seconda parte di stagione. Nel girone di ritorno gli azzurri vinsero alcuni scontri diretti decisivi, come il 2-0 a domicilio rifilato alla Sampdoria e la vittoria al San Paolo per 3-0 sul Brescia, che spinsero il Napoli verso una promozione arrivata matematicamente il 4 giugno 2000 sul campo della Pistoiese, grazie a una rete del solito Schwoch: dopo due stagioni d'assenza, i campani tornarono dunque nella massima serie. Nel frattempo vi furono importanti novità anche a livello societario: per far fronte all'incombenza debitoria sempre più pressante, Ferlaino decise di aprire all'ingresso di nuovi soci, con l'imprenditore bresciano Giorgio Corbelli il quale rilevò la metà del pacchetto azionario del club. Tuttavia la "doppia presidenza" porterà il Napoli verso il definitivo dissesto (quello fu l'ultimo successo del Napoli prima del fallimento).
@rosarioconte8511
3 ай бұрын
Che errore lasciare andare Stefan Schwoch e Novella 2000.
@NapoliTube1
3 ай бұрын
si sarebbe salvato
@rosarioconte8511
3 ай бұрын
@@NapoliTube1 Ma pure quella squadra si poteva salvare! L'errore più grande è stato prendere Zeman allenatore. Con le sue fissazioni di bel calcio distrusse Coppola e Totò Fresi più altri giocatori, perse con il Bologna in casa 1-5!
@salvatorefranzese4341
3 жыл бұрын
Se fosse rimasto novellino il Napoli sarebbe rimasto in serie a
@raven.akshobhya
Жыл бұрын
SIcuramente non avrebbe perso tanti punti come successe invece con Zeman. Ma soprattutto doveva tenere Schwoch anziché Edmundo. Anche il ritorno di Caccia sarebbe stato meglio
@salvatorefranzese4341
Жыл бұрын
@@raven.akshobhya quel Napoli col segno di poi fece tantissimi errori Zeman solo 4 giornate un punto con Mondonico migliorò un po' inizialmente poi facemmo un filotto di partite peggio è poi c'è quello che hai detto tu non confermò swoch Amoruso si marcava da solo vabbè ricordi lontanissimi per fortuna ci rimane questo scudetto stravinto+ 16 sulla seconda osimen capocannoniere EC ecc si tra i migliori in Europa è l anno che viene puntiamo a vincere la Champions League quest'anno ci siamo andati vicino
@raven.akshobhya
Жыл бұрын
@@salvatorefranzese4341 la Champions è difficile vincerla, in genere viene vinta da squadre con un grande fatturato. Infatti il Manchester City è la squadra più ricca del mondo. La vittoria dello scudetto del Napoli è stata la ciliegia sulla torta dell'era Delaurentiis, perché anche in Italia ci sono squadre più ricche del Napoli e non parlo solo di Juve, Milan e Inter. In Champions contro al Milan ha fatto una figura mediocre, poteva fare meglio invece non ci ha creduto abbastanza
@salvatorefranzese4341
Жыл бұрын
@@raven.akshobhya scusami ma non sono d'accordo il Napoli ha dimostrato di poterla vincerla le tre partite Liverpool Ajax è Rangers Francoforte queste ultime meno forti col Milan magari se avesse dato il rigore per quella tacchettata che subì politano forse saremmo andati avanti poi faccio una domanda io a te con squadre attrezzate come Barcellona real Liverpool Bayern Monaco Chelsea l' Inter era più attrezzata di loro per arrivare in finale? Ha più storia di loro?
@salvatorefranzese4341
Жыл бұрын
@@raven.akshobhya anche Sarri quando stava a Napoli diceva che la squadra che ha meno fatturato non potrà mai vincere i fatti gli hanno dato torto il Napoli l ha perfino abbassato il monte ingaggio è stravinto lo scudetto
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