Bella canzone in vernacolo romanesco presentata alla Festa di San Giovanni a Roma nel 1953. Autori Carlo Innocenzi (Musica) e Marcella Rivi (Versi). Primo interprete fu Francesco Landa e, poi, Buti, Tajoli, Fiorini, Amici e Musiani. Il Reuccio de Trastevere, Claudio Villa, la incise il 4 settembre 1957, etichetta CETRA, accompagnato dal suo complesso. Disco 78 giri AC 3264 (retro “Tre minuti di musica”), poi trasfuso in 45 giri SP 76 e EP 3027. Gorgheggio, falsetto, finale alla Claudio Villa e tanto sentimento caratterizzano la sua magnifica esecuzione finalizzata a trasferire il disagio ed il rimpianto di un giovane che ha fatto una bella carriera professionale. Costui, dopo un matrimonio di convenienza con una ricca straniera, si trova a passare tempo dopo innanzi a quel “portoncino de Testaccio” che aveva visto nascere l’amore per la giovane Nina. E lì riaffiorano ricordi, malinconie e tristezze. Bellissima!!
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Beautiful song in the Roman vernacular presented at the Feast of San Giovanni in Rome in 1953. Authors Carlo Innocenzi (Music) and Marcella Rivi (Versi). First interpreter was Francesco Landa and then Buti, Tajoli, Fiorini, Amici and Musiani. The Reuccio de Trastevere, Claudio Villa, recorded it on September 4, 1957, on the CETRA label, accompanied by its ensemble. 78 rpm disc AC 3264 (back "Tre minuti di musica"), then transfused into single SP 76 and EP 3027. Gorgheggio, falsetto, Claudio Villa finale and a lot of sentiment characterize his magnificent performance aimed at transferring discomfort and regret of a young man who has made a good professional career. This man, after a marriage of convenience with a rich foreigner, finds himself passing some time later in front of that "Portoncino de Testaccio” which had seen the birth of love for the young Nina. And there memories, melancholy and sadness resurface. Gorgeous!!
PORTONCINO DE TESTACCIO
INNOCENZI - RIVI
Stasera una gran sete del passato
di un sogno che per colpa mia è sfumato
il cuore mio vuol far l’indifferente
ma vede solo il pianto del presente
andiamo, lui mi dice, è questa l’occasione
di riveder l’antico… turrione
vecchio… rione
Portoncino de Testaccio
senza chiave né paletti
son vent’anni che tu aspetti
di vedere un ragazzaccio
con i libri sotto il braccio.
Tu lo sai quanto ho studiato
per la laurea da avvocato
e difendo in tribunale
ho un palazzo in un bel viale
ma la mia felicità
io l’ho lasciata qua
io l’ho lasciata qua
Portoncino de Testaccio
sempre aperto a tutte l’ore
sù riprenditi il mio cuore
che vestito da signore
piano piano se ne muore.
E un giorno mi sposai per convenienza
per l’ambizione persi la coscienza
lasciando Nina mia che m’adorava
mi pare di sentirla che diceva
“perchè pé ‘na straniera
signora americana
tu fai soffrì sto core de Romana
de ‘na Romana”
Sto piangendo ma che faccio
io te do l’urtimo abbraccio
portoncino de Testaccio
Негізгі бет Музыка PORTONCINO DE TESTACCIO (CLAUDIO VILLA-CETRA 1957)
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