E’ di questi giorni la notizia della deplorevole decisione dei talebani di “escludere le donne da ogni forma di istruzione fino a nuovo avviso” e la conseguente loro espulsione dalle università. Anche Rita Levi-Montalcini fu espulsa dall’università per motivi razziali. E’ in memoria della nostra fondatrice e per continuare la sua missione, che abbiamo accolto, già dallo scorsa estate, Zainab, Freba e Nazia, tre ricercatrici afghane, grazie al prezioso aiuto del ministero degli esteri, e degli sponsor Angelini Pharma, TIM, Unidata. Qui nel video la testimonianza e il bellissimo sorriso di Zainab.
In sintonia con Rita Levi-Montalcini, da sempre attenta al sostegno ed alla valorizzazione delle donne, soprattutto di quelle provenienti da paesi più disagiati, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il generoso sostegno di TIM, Angelini
Pharma e Unidata, l’EBRI, l’Istituto da lei fondato a Roma, ha accolto nei suoi laboratori tre ricercatrici Afghane che, a causa delle condizioni politiche, hanno visto improvvisamente chiudersi ogni possibilità di proseguire l’attività di studio e ricerca nel loro paese.
l’European Brain Research Institute (EBRI) è un centro di ricerca internazionale no profit con sede a Roma dedicato allo studio del cervello. All'EBRI si svolge prevalentemente una ricerca di base per comprendere i meccanismi alla base di funzioni cerebrali complesse come memoria,
apprendimento, percezione e comportamento. L'EBRI porta avanti il grande sogno di Rita: partire dalla ricerca per sviluppare nuove cure per le malattie neurologiche e neurodegenerative di grande rilevanza sociale che colpiscono il cervello, come la malattia di Alzheimer, l'epilessia, la sclerosi multipla e le malattie del neurosviluppo.
Le ragazze sono state individuate e selezionate con l’aiuto del World Academy of Science (TWAS) di Trieste. Sono tutte laureate in Fisica. Una era già a Trieste e lavorava all’International Center for Theoretical Physics (ICTP), le altre due erano a Kabul, dove prima dell’arrivo dei talebani
svolgevano la loro attività di ricerca presso il dipartimento di Fisica dell’Università. Una delle tre si trasferirà poi a Palermo, dove ha vinto un assegno di ricerca per lavorare presso l’Istituto di Biofisica.
Siamo certi che le ragazze daranno un grande contributo ai progetti della Fondazione, e per tutti noi dell’EBRI sarà un’esperienza entusiasmante di contaminazione culturale, scientifica e umana.
Негізгі бет Progetto Ricercatrici Afghane - Fondazione EBRI
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