Le complicanze dell intervento di iperplasia prostatica. Sempre piu frequentemente in caso di complicanze, si tende a dare la colpa all equipe chirurgica ma spesso tali problematiche insorgono per la difficolta nell esecuzione dell intervento o per motivazioni legate all imprevedibilità dell intervento chirurgico stesso.Il sanguinamento soprattutto con le metodiche laser e' difficilmente presente in sede intraoperatoria ( durante l intervento stesso) e determina la necesita di una trasfusione. E' dovuto alla accidentale apertura dei seni venosi intraprostatici con la necessita dell interruzione dell intervento stesso, posizionamento di un catetere vescicale e la necessita di rimandare il completamento ad un nuovo intervento.Quello post operatorio (durante l ospedalizzazione) con le metodiche laser si e' ridotto notevolmente e solo raramente necessita di una trasfusione. Alle volte puo esser presente a distanza di molti giorni ( anche 30 giorni ) dall intervento chirurgico a causa della caduta delle escare ( crosticine che si creano all interno della prostata appena operata ) e questo determina in alcuni pazienti la necessita di riposizionare un catetere vescicale. In alcuni casi durante l intervento , soprattuto se il paziente ha avuto in passato numerose flogosi ( prostatiti ) e biopsie prostatiche , si puo avere una perforazione della ghiandola prostatica con spargimento del liquido di lavaggio, che normalmente viene usato durante l intervento , in sede addominale obbligando ad un posizionamento del catetere vescicale , a dover rimandare il completamento dell intervento o in alcuni casi a dover posizionare un drenaggio o obbligare il chirurgo alla conversione in un intervento open ( intervento con il taglio). In altri casi ancora , soprattutto nella porzione in cui la prostata arriva in contatto con la vescica , si puo avere una perforazione della vescica con spargimento del liquido di lavaggio in cavita addominale. Spesso e volentieri queste complicanze non sono dovute ad un errore medico ma alla difficolta nella esecuzione dell intervento stesso e dalla difficolta nel trovare una via per poter staccare la parte di prostata ingrossata dallo scheletro della prostata stessa. Una complicanza molto piu frequente e' l incontinenza ( la perdita involontaria di urine) Spesso l incontinenza e' associata alla presenza di prostate di grandi dimensioni che obbligano il chirurgo , durante l intervento a dover eseguire un meccanismo a leva sullo sfintere ( valvola che permette il blocco della minzione ) per poter staccare l adenoma prostatico dalla capsula prostatica. Altre volte l incontinenza e' associata proprio alla iperplasia prostatica ( ingrossamento prostatico ) inveterata negli anni, Per paura di eseguire l intervento, molti rimandano il problema. Nel momento in cui sono ''obbligati '' ad eseguire l intervento a causa di complicanze maggiori, spesso la prostata e' di grosse dimensioni e causa un importante meccanismo ostruttivo del deflusso urinario tale che la valvola che ci serve per trattenere le urine ( sfintere ) finisce con il ridurre la sua tonicita ( capacita contrattile ). Dopo l intervento la valvola ,all improvviso deve fare un lavoro che non faceva da anni , a causa dell ostruzione prostatica , e per questo motivo ha necessita' di '' riallenarsi''. Esistono comunuqe dei rimedi e in genere si risolve in 6 mesi. GLI INTERVENTI DI IPERPLASIA PROSTATICA SOLO MOLTO RARAMENTE POTREBBERO DARE UNA PATOLOGIA ERETTILE, anzi spesso si ha un lieve miglioramento dell erezione. LA DISFUNZIONE ERETTILE E' AL CONTRARIO UNA NORMALE SEQUELA DEGLI INTERVENTI PER CARCINOMA PROSTATICO IN CUI SI ASPORTA TUTTA LA GHIANDOLA PROSTATICA. Una sequela invece abbastanza comune e' la eiaculazione retrograda. Spesso i pazienti che eseguono un intervento laser potrebbero avere un rapporto sessuale del tutto normale ma non vedere fuoriuscire lo sperma a fine rapporto. Non causa alcuna alterazione e negli anni , soprattutto in caso di forte eccitazione e buona idratazione , potrebbe regredire. Gli interventi ambulatoriali permettono di avere maggiori possibilita' di avere una eiaculazione normale. Altre complicanze sono dovute alla cicatrizzazione aberrante. Nel punto in cui noi eseguiamo l intervento chirurgico , si potrebbe avere una cicatrizzazione esagerata , dovuta alle caratteristiche intrinseche del paziente e determinare a distanza di circa 3-4 mesi dell intervento un ritorno del paziente ad una minzione non del tutto regolare. Queste patologie sono le sclerosi del collo vescicale che determinano la necessita del chirurgo a dover riportare il paziente in sala operatoria e dover eseguire un intervento molto facile ( di pochi minuti). La problematica e' che queste sclerosi del collo vescicale potrebbero recidivare e determiare un circolo vizioso dovuta ad una errata tendenza del paziente a cicatrizzare le ferite. Simili sono le stenosi dell uretra.
Негізгі бет Prostata ingrossata? Le complicanze dell intervento chirurgico
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