Si è svolto a Roma, venerdì pomeriggio, sotto al Ministero dell'Economia e delle Finanze in via XX settembre, il quinto giorno di presidio dell'associazione "Esodati del Superbonus", con lo scopo di mantenere viva l'attenzione sul tema dei crediti incagliati derivanti da prestazioni relative a Superbonus e altri bonus edilizi che, secondo le stime di Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), ammonterebbero a circa 30 miliardi di euro. "Chiediamo lo sblocco immediato di tutte le partecipate, Poste, CdP, che sanino tutto quello che è il pregresso e non lascino in mezzo alla strada le persone come hanno fatto con noi", dice Marina, che a giugno si era già fatta portavoce della protesta incatenandosi in piazza Montecitorio. E continua: "Finché non sbloccano questa cosa, sto qui. Ho tolto il futuro a mia figlia".
Interviste:
Marina, membro associazione "Esodati del Superbonus"
Antonio, amministratore e socio di una società edile
Vanessa
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Негізгі бет Roma, quinto giorno di presidio degli "Esodati del Superbonus" sotto al Ministero Economia e Finanze
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