Il farmaco dapagliflozin riduce i rischi di morte ed eventi cardiovascolari nei pazienti con insufficienza cardiaca indipendentemente dalla frazione di eiezione del paziente. È quanto emerge dai risultati di una meta-analisi pre-specificata a livello di paziente presentata a Barcellona durante l'ESC22 e pubblicata in contemporanea su "Nature Medicine" - che ha combinato gli studi DAPA-HF e DELIVER condotti con l'inibitore SGLT2 in pazienti con scompenso cardiaco. Ce ne parla il Prof. Giuseppe Rosano, St George's, University of London (UK) che abbiamo incontrato a Barcellona al congresso europeo di cardiologia.
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Scompenso cardiaco, benefici di dapagliflozin indipendenti dalla frazione d'eiezione
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