Con una celebre metafora, Freud paragona la mente ad un iceberg: l’attività cosciente (tutte le riflessioni che facciamo, delle quali siamo pienamente consapevoli), rappresenta la punta di tale iceberg (CONSCIO). La parte più rilevante della nostra attività psichica si svolge però in una dimensione sommersa, non visibile, non immediatamente accessibile, e quindi inconsapevole (INCONSCIO). I pensieri che giungono alla coscienza e le azioni che ne derivano appaiono in questo quadro come l’esito di forze psichiche inconsapevoli.
In una fascia intermedia dell’iceberg si collocano i pensieri normalmente non disponibili alla coscienza ma che possono essere richiamati tramite un atto di volontà (PRECONSCIO).
Негізгі бет SIGMUND FREUD (1856-1939). LA PRIMA TOPICA, IL PRINCIPIO DI PIACERE E IL PRINCIPIO DI REALTA'.
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