Ci sono opere che cambiano la storia dell'arte: la Menade danzante di Skopas è una di queste. Arrivata a noi solo nella copia romana, molto frammentaria e danneggiata, di piccole dimensioni, riveste comunque un'importanza straordinaria per mostrarci l'enorme novità proposta da Skopas: l'introduzione del pathos, dei sentimenti, nei personaggi rappresentati. È l'ulteriore dimostrazione di un'epoca di crisi, il tardo classicismo, in cui l'uomo ha dovuto imparare sempre di più a trovare in se stesso gli strumenti per affrontare il dramma della vita, senza poter contare sull'appoggio sicuro e sereno degli dei. Con scelte creative altrettanto drammatiche, la rinuncia all'armonia compositiva in favore dell'espressività e dell'intensità, si apre una stagione totalmente nuova per le possibilità offerte all'arte, anticipando il linguaggio che verrà esplorato durante l'epoca ellenistica.
00:00 Introduzione
01:57 Skopas e il suo tempo
03:58 I dati
04:46 Le descrizioni dell'opera (Glauco di Atene e Kallistratos)
11:11 Il soggetto: le menadi
13:50 La perdita del senno (apollineo vs dionisiaco)
15:13 La danza rituale
16:05 L'origine della tragedia di Nietzsche
17:16 Il pathos
19:35 La presenza dei sentimenti nelle opere
20:33 Come riconoscerlo? (La postura del corpo e l'espressione del viso)
22:08 La composizione
24:48 La veste scostata su un fianco
26:22 La psicologia del personaggio
28:09 L'intensità delle emozioni
28:41 Ricerca della perfezione vs espressività
32:50 La ricostruzione della menade
33:27 Altre opere di Skopas
34:47 il Pothos
Негізгі бет Skopas: La menade danzante - l'invenzione del pathos
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