La quota di acciaio prodotta nell’Ue27 con forno elettrico (EAF) passerà dal 43% del 2022 al 69% del 2030, cioè da circa 59 milioni a 116 milioni di tonnellate. Si prevede quindi che il consumo totale di rottame salirebbe a 82,9 milioni di tonnellate, 23,9 milioni in più rispetto al 2022, con l’Italia che rimarrebbe il principale consumatore europeo di questa materia prima (21,5 milioni di tonnellate al 2030).
E con la Cina che, nel recente passato, ha fatto il proprio ingresso nel mercato mondiale del rottame come consumatore (raddoppierà entro il 2030 la quota di acciaio prodotta con l’elettrosiderurgia, arrivando al 20%), è facile immaginare che la disponibilità di rottame ferroso sarà sempre più cruciale per la crescita della siderurgia italiana ed europea, con quest’ultima che si è imbarcata in un complicato viaggio verso la decarbonizzazione e l’abbandono graduale del ciclo integrale BF-BOF.
Ecco perché normative come la nuova Waste Shipment Regulation europea, che per le spedizioni di rottame avrà attuazione dal 2027, sono monitorate con grande attenzione dagli operatori.
Di questo si parla nel nuovo appuntamento di “siderweb on air”. L'evento inizia con l'analisi del mercato internazionale del rottame ferroso di Emanuele Norsa, Coordinatore Contenuti e Strategie Editoriali di siderweb. In studio, Elisa Bonomelli dialoga con Cinzia Vezzosi, neoeletta presidente di Assofermet, e Christine Schuler, ferrous and non ferrous trader di Schuler Rohstoff.
Негізгі бет Tutto sta cambiando per il rottame ferroso
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