A oltre 3000 metri di quota, sulla sommità del vulcano Haleakala alle Hawaii, sorge un nuovo telescopio, lo Inouye Solar Telescope, che, come lascia intuire il nome, è interamente dedicato all’osservazione di una singola stella: il nostro Sole. Costato attorno ai 340 milioni di dollari, è stato completato in soli 7 anni. Grazie al suo specchio primario da 4 metri di diametro è diventato di gran lunga il telescopio solare più grande al mondo.
Ora sono state diffuse le primissime immagini tecniche ottenute dal telescopio sulla fotosfera, quella parte dell’atmosfera solare che viene generalmente chiamata superficie perché non permette di vedere al di sotto.
Si tratta di plasma per così dire in ebollizione, il cui moto convettivo genera dei cosiddetti grani in cui plasma più caldo emerge e altro plasma più freddo, e quindi più scuro, ritorna verso l’interno.
Queste prime immagini rappresentano le più dettagliate mai ottenute della fotosfera e dimostrano che il telescopio è in grado di raggiungere la risoluzione prevista, riuscendo a distinguere dettagli di dimensioni di 15/20 chilometri sulla superficie solare.
Qui vediamo un confronto tra le nuove immagini, a sinistra, e una ricostruzione di come avrebbe visto la stessa zona quello che era in precedenza il telescopio solare più potente, con uno specchio primario da 1,6 metri.
Pur assomigliando a un telescopio tradizionale, l’Inouye Solar Telescope deve affrontare problematiche tecniche molto diverse, prima fra tutte prevedere un complicato sistema di raffreddamento per dissipare l’enorme quantità di calore che lo specchio primario da quattro metri concentra sullo specchio secondario, il quale rimbalza l’immagine del Sole agli strumenti sottostanti, concentrati in un laboratorio che ruota assieme a tutto il telescopio.
Telescopio che è dedicato alla memoria di Daniel Ken Inouye, senatore delle Hawaii al congresso statunitense di origine giapponese, uno dei principali fautori della ricerca astronomica nelle isole hawaiane. Combatté anche per la liberazione del nostro paese durante l’ultimo conflitto, e fu proprio in Italia, nei pressi di un paesino ligure, che perse il braccio destro durante un assalto per l’esplosione di una granata.
Servizio di Stefano Parisini, Media Inaf
Crediti video: Nso/Aura/Nsf, Dustin Dunill
Musica: Somewhere over the rainbow, Cover BY Mode y Mavi; House of the Rising Sun (guitar cover)
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