Eugen Ladstätter è il proprietario del Bärenhotel a Plan de Corones. Si è salvato per pochi secondi dall'impressionante colata di fango e detriti che ha travolto la Valdaora nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, nelle stesse ore in cui il maltempo si accaniva anche sulla Val di Fassa.
"Sono vivo per 3 secondi, dopo sarei morto" ci racconta mostrando il video dalle telecamere di sorveglianza installate nella sua abitazione. Si trovava su una piccola ruspa, su cui era appena salito. Nulla lasciava presagire che nel giro di pochi istanti arrivasse un'ondata violentissima di fango e acqua.
Eugen ci accompagna nelle zona più colpite della vallata. Sono decine i ponti distrutti e trascinati via dalla furia impazzita del torrente che scende a valle. Ha visto con i suoi occhi un'auto parcheggiata vicino casa venir portata via. Una donna si è salvata per un soffio.
"Mezz'ora prima c'era il sole, una bella giornata, non c'era nulla. Poi è venuto un temporale, neanche in un'ora è successo tutto" racconta Eugen indicando il pendio sul quale è corso per guadagnare quota mentre il fiume esondava, fino a quando è stato recuperato dagli uomini del soccorso alpino.
Un ruolo determinante nell'evitare danni peggiori lo ha avuto una briglia realizzata dopo l'esondazione di una trentina di anni fa, che ha evitato un disastro maggiore. A rischio c'erano potenzialmente anche le stazioni di partenza delle cabinovie Olang e Lorenzi, oltre alle auto nel parcheggio. I ponti che portano all'altra porzione dell'area di sosta usata in inverno per gli sciatori che arrivano qui sono stati tutti spazzati via.
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Негізгі бет Valdaora, vivo per miracolo: "scampato per 3 secondi al fiume di fango"
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