Forse in origine della famiglia Corner di Venezia (Bellis, 1980), fu abitazione di villeggiatura dei nobili Morelli; alla fine del XVIII secolo passò ai Cristofoletti, poi ai Colombo, quindi ai Giacomini. Il Mazzotti (1954) datava il complesso alla fine del 1600, ipotizzando l'esistenza di un precedente edificio, «essendo state trovate tracce di costruzioni sotterranee e di decorazioni gotiche e secentesche»; Cagnazzi (1983) anticipa l'epoca di costruzione alla fine del XVI secolo. L'ampio complesso sorge al di fuori del centro abitato, in una zona fortemente caratterizzata da un paesaggio ancora agricolo ed è collocato all'interno di un giardino, in prossimità di un corso d'acqua minore (lo scolo Magnadola). Siepi e fossato naturale la separano dalla strada su cui prospetta con il fronte meridionale, in asse con il quale si apre l'ingresso principale.
La morfologia del complesso è allo stesso tempo lineare ed articolata; più corpi di fabbrica infatti si dispongono in linea e secondo un disegno equilibrato. Il corpo padronale in posizione centrale è affiancato da ali simmetriche, più basse di un piano, composte a loro volta da due corpi di fabbrica di diversa profondità che formano due "L": sono le barchesse porticate, collegate alla villa da due corpi arretrati rispetto al fronte principale, così da determinare, verso sud, un profilo dentellato, e verso nord un lungo prospetto lineare che guarda la campagna.
Isolato, ma rivolto allo spazio antistante la villa, sorge il piccolo oratorio settecentesco, sul cui soffitto è dipinto, all'interno di una cornice rettangolare, un affresco raffigurante la "Ascensione di Cristo". Il brano pittorico (firmato e datato 1732) è una delle opere più interessanti della tarda attività di Girolamo Brusaferro (Venezia 1679-1745) (AA.VV., 1978).
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