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La grande villa romana di Fiumana, nel comune di Predappio (Forlì - Cesena) promette già nel 2023 di essere uni degli scavi più interessanti di archeologia romana per la prossima stagione. Sarà infatti il primo scavo in estensione sul sito della grande villa, paragonabile per estensione a grandi complessi (come Piazza Armerina)
I saggi di scavo del 2021 e del 2022 sono serviti per "prendere la mira" per il progetto della indagine sul sito che prenderà il via a luglio 2023 (funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini Romina Pirraglia, il direttore dello scavo è Riccardo Villicich, docente di Metodologia della ricerca archeologica all’Università di Parma, la co-responsabile scientifica Alessia Morigi, docente di Archeologia). Grande l'impegno dell'amministrazione comunale di Predappio, a ricordare che il comune non è solo la città di fondazione voluta da Benito Mussolini e un luogo vocato per il vino, a cominciare dall'ottimo Sangiovese Locale, ma un territorio ricco di storia oltre alle rocche della vallata.
Ecco come è descritta sul sito dell'Università di Parma: "Dopo sessant’anni dalle due brevi campagne di scavo condotte da Giovanna Bermond (1960 e 1962), nelle quali furono localizzati i resti di una villa romana, le nuove indagini archeologiche dirette da Riccardo Villicich hanno confermato quanto emerso da quegli scavi e quanto osservato nelle immagini satellitari acquisite nel 2021 e 2022 sull’area a ovest del quartiere artigianale di Fiumana, in località Ca’ di mezzo. Si tratta di un insediamento incentrato sulle vicende di una villa romana caratterizzata da almeno due importanti fasi costruttive: una prima fase alto imperiale (I sec. d.C.) e una di età tardoantica (IV secolo d.C.). Entrambe le ville dovevano essere ricche dimore, contraddistinte da ampi spazi e arredi di prestigio. In particolare l’impianto tardoantico, per le dimensioni eccezionali (strutture distribuite in un’aerea sicuramente superiore ai 25.000 metri quadrati) e per l’articolazione complessa e fantasiosa delle forme architettoniche (vasti padiglioni polilobati a pianta centrale), si configura come un progetto edilizio ambizioso, sfarzoso e celebrativo delle fortune di un ricco dominus, esponente illustre, probabilmente, dell’aristocrazia di Forum Livi.
Grazie agli scavi del 2022 è stato possibile individuare alcuni ambienti pertinenti a due padiglioni della villa tardoantica, distanti 150 metri uno dall’altro: il primo attribuibile al settore di rappresentanza e il secondo a un impianto termale, come dimostra il rinvenimento di un ambiente riscaldato.
I primi risultati degli scavi erano stati presentati a novembre all’Universidad de Castilla-La Mancha, nel IV Convegno Internazionale del Centro Interuniversitario di Studi sull’Edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo che - CISEM".
Негізгі бет Villa romana di Fiumana (Predappio), il progetto del nuovo grande scavo archeologico in anteprima
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