Quotidianamente la vita ci pone dinanzi una sere di attività che noi ripetiamo senza sosta, nel tran-tran che ci culla da mane a sera... Ci sentiamo rassicurati da tutto questo... stessi impegni, stesse persone, stessi credi (scienza, religione...): tutto uguale ogni giorno della nostra vita.
Lavoro dal lunedì al sabato, domenica al mare.
Lavoro dal lunedì al sabato, domenica sui colli.
Insieme ad altri che lavorano con noi e che vanno a fare la gitarella come noi.
Poi, un giorno, per un breve momento, veniamo colti dall'illuminazione terribile che nulla ha senso... ogni azione non ha senso, ogni scopo non ha senso, la vita stessa non ha senso.
Turbati da questo pensero, subito lo abbandoniamo per ritornare nel nostro confortevole bozzolo.
Ma qualcosa è accaduto... Non ci stiamo più bene come prima... notiamo incongruenze, facilitazioni, paternalismi, consolazioni che ora ci appaiono nella loro triste veste: sono palliativi per renderci sopportabile la vita.
Cosa possiamo fare? Non possiamo tornare indietro: abbiamo visto il nulla!
È possibile vivere questa assurdità?
Ecco a te la storia del mito di Sisifo e della lettura che ne fa Albert Camus.
Buon divertimento (beh...)!
La foto che ho usato per la miniatura è stata ritagliata da una immagine di Albert Camus per lo scatto di H. C. Bresson
Questo video è dedicato alla memoria di Arianna R.
Негізгі бет Vivere l'assurdità della vita: il Mito di Sisifo.
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