In Sardegna, nella prima età del ferro, cambia il rituale funerario. Si passa dalle tombe di giganti alle tombe a pozzetto. Ogni defunto ha il suo sepolcro e un corredo funerario che fornisce indicazioni sul ruolo avuto quando era in vita. A Mont'e Prama è stato portato alla luce un cimitero con varie fasi di realizzazione. La più antica vede la realizzazione di semplici tombe a fossa profonde circa 70 centimetri con corpi in posizione rannicchiata. Nella seconda fase compaiono delle lastre quadrangolari in arenaria che proteggono la sepoltura ai 4 lati. Anche il coperchio della tomba è realizzato con una di queste lastre. Intorno all'800 a.C. si assiste a una monumentalizzazione del cimitero. Sopra le tombe vengono posizionate delle statue in arenaria locale, scolpite con forme di guerrieri a grandezza naturale. L'abbandono della necropoli avviene per cause cruente, con la distruzione delle statue che vengono ridotte ad un ammasso di pietre. È chiara una volontà di cancellare il sito dalla memoria degli sconfitti. Le statue rappresentavano una società ricca, potente e dominante. Oggi quelle statue sono state riportate allo splendore di un tempo e possiamo ammirarle nei musei di Cagliari e Cabras.
- 3 жыл бұрын
Archeologia della Sardegna. I Giganti di Mont'e Prama. Relatore Pierluigi Montalbano
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