Pier Paolo Pasolini e la sua vestale Laura Betti, il poeta settecentesco Pietro Metastasio, la grande ‘irregolare’ Amelia Rosselli, il fotografo americano Arturo Patten, il critico Cesare Garboli: da anni la scrittura letteraria di Emanuele Trevi si propone come affascinante ricostruzione di percorsi biografici e artistici, sul crinale che separa narrazione pura, saggio, autofiction. Nell’ultimo libro, vincitore del Premio Strega 2021, questo corpo a corpo con l’alterità prende le forme del racconto intrecciato di due percorsi umani, di Due vite, quelle di due scrittori e amici morti prematuramente, Rocco Carbone e Pia Pera.
Emanuele Trevi è nato a Roma nel 1964. Critico e scrittore, collabora con il Corriere della Sera e fa parte del comitato di redazione di Nuovi Argomenti. Ha pubblicato libri di critica (Istruzioni per l’uso del lupo, 1994; Musica distante, 1997; Il viaggio iniziatico, 2014), romanzi (I cani del nulla, 2003; Il libro della gioia perpetua, 2010; Il popolo di legno, 2015), memorie (Senza verso, 2004; Qualcosa di scritto, 2012; Sogni e favole, 2019, Due vite, 2020), libri di viaggio (L’onda del porto, 2005; Ontani a Bali, 2015). Con Due vite ha vinto il Premio Strega 2021.
Modera Teodoro Lurini.
Негізгі бет Emanuele Trevi | «Cercare la distanza giusta, lo stile dell'unicità»
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