Paolo Bruschetti, vice Lucumone dell'Accademia etrusca di Cortona, ci presenta il lampadario etrusco, uno dei simboli del MAEC e della stessa città di Cortona #MuseiChiusiMuseiAperti⠀
🔍 Il lampadario fu scoperto nel 1840 nei dintorni di Cortona, nella zona della Fratta, in maniera del tutto casuale.
💰 Gli accademici, che ne ottennero subito il deposito da parte della proprietaria, fecero di tutto per mantenerne il possesso, ricorrendo a un mutuo acceso presso la banca locale, si tassarono, ottennero garanzie dal Comune di Cortona e dal 1842 riuscirono ad esporre nelle sale del museo questo splendido capolavoro della bronzistica etrusca.
🛠 Probabilmente fu realizzato in un'officina della città di Orvieto attrezzata per questo tipo di produzioni. È stato realizzato con la tecnica a cera persa.
👹 Ha delle raffigurazioni simboliche e iconografiche particolarmente importanti: teste di Acheloo, ricorrenze graduali di satiri, di sirene, di caccia di animali e tutto culminante nel gorgoneion centrale che è il motivo identificativo di tutto l'oggetto.
📜 Fu realizzato fra i 330 e il 300 a.C.. Fu dedicato in un santuario della campagna cortonese e dopo circa un secolo fu nuovamente dedicato come pegno da un cittadino cortonese, un membro di una delle famiglia più importanti, la famiglia dei Muśni, che volle ricordare il proprio lascito con una iscrizione attaccata proprio al lampadario, in cui si fa riferimento al dono votivo di questo oggetto presso il santuario.
📌 In questi giorni il MAEC non può essere visitato, continuiamo a raccontartelo attraverso l’immagine di un'opera, un oggetto o un luogo.
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Негізгі бет Il lampadario etrusco di Cortona
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