Il nostro “De fama” di Clemente Ficarra, pubblicato in latino nel 1671, è probabilmente l’unica copia in mani private. Lo racconta Andrea Kerbaker e lo trovate alla Kasa dei Libri.
Facciamo gli auguri a uno dei libri più antichi e rari della nostra collezione, che nel 2021 copie ben 350 anni. Si tratta infatti di un volume di pregio stampato nella seconda metà del 1600 a Roma e scritto da un prete palermitano dell’Ordine dei Teatini (cioè un ordine religioso di Chieti).
Cosa ci faceva un prete di Palermo, in un ordine fondato a Chieti e di istanza a Roma? Negli stessi anni della pubblicazione il fondatore dell’ordine fu fatto Santo, cosa che portò molta notorietà ai Teatini, richiamata anche a Roma.
È un volume quasi introvabile e da collezione sia per la qualità della stampa che per la rilegatura in pergamena originale.
Si tratta quindi di un libro fantasma? Quasi! Ne esistono pochissime copie (oltre a quella della Kasa ne potete trovare altre tre: a Roma, Palermo e Asti) e si tratta di un'opera che non è mai stata conclusa: doveva infatti constare di tre parti, ma la terza non è stata mai scritta e la seconda è conservata in manoscritto in una biblioteca vaticana e non è mai circolata.
Una curiosità che ci racconta Andrea Kerbaker: autore e titolo sono scritti sul dorso di fondo delle pagine perché i volumi venivano conservati impilati uno sull’altro e solo così si potevano rintracciare facilmente.
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