"Il garofano rosso" di Elio Vittorini nasconde un mistero: Andrea Kerbaker racconta la prefazione alla prima edizione e il perché non è più stata pubblicata.
"Il garofano rosso" ha la storia contrastata tipica di molti libri del ventennio fascista: Elio Vittorini lo pubblica a puntate su Solaria - una delle più prestigiose riviste di quegli anni con cui l'autore aveva già pubblicato "Piccola borghesia" e che collabora con autori come Carlo Emilio Gadda, Umberto Saba ed Eugenio Montale - finché la censura fascista non mette gli occhi proprio sul "Garofano rosso" e impone di terminare la pubblicazione dell'intera rivista.
Nel 1948 Elio Vittorini, su insistenza di Arnoldo Mondadori, decide di dare alla stampa il "Garofano rosso", ma nel frattempo l'autore ha scritto diversi altri romanzi (tra cui "Conversazione in Sicilia") e il suo stile e la sua poetica sono cambiati.
Decide quindi di inserire una lunga prefazione in cui giustifica le tematiche del "Garofano rosso": il romanzo parla infatti di giovani fascisti appartenenti all'ala più ribelle e sanguinaria e contiene anche molti riferimenti scabrosi (che Vittorini probabilmente riprende da "L'amante di Lady Chatterley", che proprio lui aveva tradotto per Mondadori).
Nella prefazione l'autore chiede quindi di non prendere il suo testo alla lettera e spiega le ragioni per cui era stato censurato: il regime non accettava "ragioni d'esser fascista" che non fossero quelle ufficiali e voleva nascondere l'aspetto sanguinario che invece emerge chiaramente nel romanzo e a cui aderiscono i giovani protagonisti.
Dopo la prima edizione però Elio Vittorini cambia idea: decide di eliminare la prefazione, che scompare dalle ristampe successive finché Vittorini è in vita e diventa quindi fantasma.
Ma niente paura, potete leggerla alla Kasa dei Libri di Milano!
Per scoprire gli altri volumi della serie, guarda la raccolta a questo link: / @kasadeilibri3889
---------------------
Per iscriverti al canale KZitem della Kasa dei Libri: / @kasadeilibri3889
Trovi la Kasa dei Libri anche su
Facebook: / kasalibri
e su
Instagram: / kasadeilibri
oppure puoi scriverti alla nostra
newsletter: mailchi.mp/lakasadeilibri/new...
Alla Kasa dei Libri di Milano suoni il citofono, prendi l’ascensore e sali al quarto piano. O, se preferisci, al quinto; o anche al sesto. Bussi alla porta, entri. Ti aspettano tre appartamenti collegati tra loro dove tutto ti parla di libri perché i volumi sono i protagonisti indiscussi. La Kasa nasce dal desiderio di offrire a Milano un luogo di incontro, dove i libri devono poter essere toccati, sfogliati, letti e vissuti. Ecco perché la Kasa dei Libri non è una biblioteca né uno spazio espositivo, ma è un posto dove si fa cultura in modo diverso; si legge, si ascolta, si recita, si assapora e si gioca. Il padrone di casa è lo scrittore Andrea Kerbaker, che dedica la sua vita ai libri e alla cultura. La Kasa dei Libri da sempre ospita la sua biblioteca personale con più di 30.000 volumi e da dieci anni ha aperto gli spazi in zona Isola al pubblico per incontri, mostre, laboratori e presentazioni. Bussare alla porta di Andrea Kerbaker e della Kasa dei Libri vuol dire sentirsi a casa, tra amici, entrare ogni volta in un mondo nuovo che ci stupisce e ci affascina. Quindi prego, accomodatevi e fate come se foste a casa vostra.
⚠️ La Kasa dei Libri, la sua collezione permanente e le mostre sono aperte su appuntamento per le visite guidate gratuite.
📍 Dove siamo:
Kasa dei Libri - Largo Aldo De Benedetti, 4 Milano (Isola)
Contatti:
📞 0266989018
📩 mostre@lakasadeilibri.it
#kasadeilibri #librifantasma #eliovittorini
Негізгі бет VITTORINI E LA PREFAZIONE FANTASMA - Kerbaker svela una curiosità del "Garofano rosso"
Пікірлер: 1