Cosa succede se una notte un gruppo di viandanti improvvisamente muti trova rifugio in una caverna e ha a disposizione solo un mazzo di tarocchi? La magica penna di Calvino ci incanta ancora una volta. Ce ne parla Andrea Kerbaker.
C'erano una volta un editore raffinatissimo, Franco Maria Ricci, che pubblicava volumi in pochissime copie con illustrazioni incollate a mano e con una cura speciale non solo per la bellezza ma anche per il contenuto del libro.
E poi c'era Italo Calvino, maestro della letteratura fantastica e immaginifica che racconta così la sua poetica: "Oggi c’è bisogno di una lettura di interpretazione: non si legge credendoci ma si legge per interpretarne l'intenzione. Si legge riconoscendo dei ruoli, delle convenzioni e dei simboli. Non è solo un modo della letteratura fantastica ma è il modo con cui leggiamo il giornale oggi".
Trovate tutta l'intervista al minuto 1:53
L'incontro di queste due personalità ha dato origine a un volume meraviglioso ed evocativo: "Tarocchi. Il mazzo visconteo di Bergamo e New York". Nato dall'idea di Franco Maria Ricci, che voleva riunire un mazzo di tarocchi conservato in parte a Bergamo e in parte a New York, il libro riproduce le carte legandole tra loro grazie a un magico racconto di Italo Calvino.
Nascono così i racconti che accompagnano i tarocchi e che solo qualche anno dopo Calvino ripubblicherà ne "Il castello dei destini incrociati".
Una chicca da non perdere: il curriculum di Italo Calvino, composto dall'autore a tema e solo per l’occasione; lo trovate al minuto 6:30 .
"Tarocchi. Il mazzo visconteo di Bergamo e New York" raccontato in questo video da Andrea Kerbaker è rarissimo poiché, uscito nel 1969, fu tirato in soli mille esemplari: per vederlo vi aspettiamo al Kapannone dei Libri di Angera, dove potete sfogliarlo in tutta comodità.
Per scoprire gli altri volumi della serie, guarda la raccolta a questo link: • LIBRI A PENNELLO - Art...
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